Costa d'Avorio. "È un avvertimento": l'opposizione scende in piazza contro il quarto mandato di Ouattara

Sabato mattina migliaia di membri dell'opposizione hanno manifestato pacificamente ad Abidjan per protestare contro la candidatura del presidente uscente Alassane Ouattara per un quarto mandato e per chiedere la reintegrazione di diversi leader dell'opposizione nelle liste elettorali per le elezioni presidenziali del 25 ottobre.
La manifestazione è stata organizzata dal Fronte Comune, composto dai due principali partiti di opposizione, il Partito Democratico della Costa d'Avorio (PDCI) e il Partito Popolare Africano - Costa d'Avorio (PPA-CI). I loro due leader, Tidjane Thiam e Laurent Gbagbo, sono stati esclusi dalla corsa presidenziale da sentenze giudiziarie, il primo per motivi di nazionalità, il secondo per una condanna penale.
"Mobilitazione storica""Non vogliamo un quarto mandato!" "Vogliamo che Gbagbo e Thiam si candidino!", scandivano i manifestanti mentre marciavano lungo un'importante arteria, sventolando bandiere ivoriane e di partito. "Questa è una mobilitazione storica che dimostra che il popolo ivoriano si oppone all'intransigenza", ha detto ai manifestanti Noël Akossi Bendjo, vicepresidente del PDCI.
"Questo è un avvertimento; il governo deve capirci. Non vogliamo un quarto mandato incostituzionale e chiediamo che i nostri leader siano reintegrati nelle liste elettorali", ha aggiunto Sébastien Dano Djedje, presidente esecutivo del PPA-CI. I manifestanti si sono poi dispersi pacificamente. "Abbiamo manifestato pacificamente e in modo disciplinato. Sono lieto che non ci siano stati disordini. Questa è una lezione di senso civico e patriottismo", ha dichiarato Tidjane Thiam, che è fuori dal Paese da quasi cinque mesi, in un post sui social media.
A fine luglio, Alassane Ouattara, al potere dal 2011, ha annunciato la sua candidatura per un quarto mandato, sostenendo che la Costituzione glielo consente. La legge ivoriana prevede un massimo di due mandati, ma il Consiglio Costituzionale ha stabilito nel 2020 che, con la nuova Costituzione adottata quattro anni prima, il contatore dei mandati presidenziali era stato azzerato. Un aspetto che l'opposizione ha sempre contestato.
Oltre a Laurent Gbagbo e Tidjane Thiam, altri leader dell'opposizione sono esclusi dalla corsa a causa di condanne penali: l'ex Primo Ministro in esilio Guillaume Soro e l'ex braccio destro di Laurent Gbagbo, Charles Blé Goudé. Il clima politico rimane teso a meno di tre mesi dalle elezioni, in particolare a seguito degli arresti nelle ultime settimane di diversi membri del PDCI e del PPA-CI.
L'opposizione denuncia "rapimenti" e "molestie", mentre le autorità insistono sul fatto che non vi siano "arresti arbitrari" nel Paese. I candidati stanno attualmente raccogliendo le donazioni dei cittadini, essenziali per partecipare alle elezioni. Hanno tempo fino al 26 agosto per presentare le loro candidature, prima che il Consiglio Costituzionale ne esamini la validità.
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